Domande Frequenti su mutui e tassi

Perché si sceglie di accendere un mutuo?

I motivi che spingono all’accensione di un mutuo sono diversi. Alla base c’è una necessità economica derivata dalla realizzazione di uno o più progetti. L’acquisto di un immobile, liquidità, investimenti per un’attività commerciali o altre esigenze personali.

Che cos’è un mutuo?

In poche parole, il mutuo è un vero e proprio contratto di prestito stipulato tra parti. Principalmente due, ovvero il richiedente del mutuo, quindi il cliente, e l’istituto di credito che, nell’eventualità, concederà il mutuo dopo una lunga serie di verifiche.

Dove bisogna recarsi per richiedere un mutuo?

Generalmente l’ente di riferimento per la richiesta di un mutuo è l’istituto bancario. Quindi le banche sono i principali punti di riferimento. Tuttavia esistono altre agenzie o enti di credito specializzati nella concessione di prestiti e mutui a cui sarà possibile rivolgersi. La richiesta è comunemente avviata in una delle filiali. Ma oggi è possibile ottenere dei preventivi di costi anche online. 

Esistono dei criteri di valutazione per avviare l’accensione di un mutuo?

Logicamente non è un’operazione immediata né tantomeno priva di step. Ma sarà necessario un iter burocratico da parte dell’istituto di credito sollecitato che si impegnerà a valutare le credenziali, la documentazione presentata dal richiedente e la sua personale situazione economico-finanziaria.

Come si determina se è concreta o meno la possibilità di ottenere il mutuo richiesto?

Per accertarsi che la richiesta venga accolta, bisognerà presentare all’istituto di credito la giusta documentazione e soprattutto attestare un dato reddito mensile che assicuri, ad esempio alla banca, che si è perfettamente in grado di poter ripagare il debito sorto con l’ente di credito. Varrà anche la pensione.

Ci sono limiti di età?

Per legge, sarà essenziale aver ottenuto la maggiore età quindi avere almeno 18 anni. Per quanto riguarda un possibile limite tendenzialmente si impone quello tra i 75-76 anni. Tuttavia la scelta di imporre un limite non è assoluta e potrebbe dipendere dalla politica di un dato istituto di credito. Con i presupposti giusti e le dovute garanzie, sarà infatti possibile andare anche oltre il limite standard dei 75 anni. Comunemente si tratterà di mutui piuttosto brevi.

Che documentazione occorre presentare per ottenere un mutuo?

L’iter burocratico per l’accensione di un mutuo prevede la presentazione di una determinata documentazione che attesti le corrette credenziali per ottenere il mutuo adatto alle proprie possibilità economiche e finanziarie. Ecco gli elementi ritenuti essenziali al fine di assicurarsi la buona riuscita della domanda:

  • Certificazione di nascita.
  • Stato civile.
  • Eventuale planimetria dell’immobile (se il muto è di tipo immobiliare) 
  • Modello 4 o il modello 240. 
  • Resoconto dei beni patrimoniali. 
  • Codice fiscale. 
  • Carta di identità in corso di validità. 
  • Documento che accerti il reddito mensile.
Di cosa si accerta l’ente finanziario prima di concedere un mutuo?

L’aspetto principale che verrà analizzato prima di concedere ad un cliente un dato mutuo è la credibilità creditizia. Senza questa potrebbe presentarsi qualche problematica.

La credibilità creditizia è data da una referenza che attesti un guadagno mensile adeguato al fine di garantire alla banca un rientro del denaro concesso. Un contratto a tempo indeterminato o la pensione è una delle maggiori garanzie che si possa offrire. Ma non è l’unico requisito per ottenere un mutuo. Con le dovute garanzie, infatti, sarà possibile ottenere il mutuo anche con un contratto determinato.

Bisognerà, oltremodo, non essere stati registrati alla CRIF come cattivi pagatori. Se così fosse potrebbero insorgere degli intoppi e potrebbe essere necessario avvalersi di ulteriori garanzie.

Che cos’è il Piano di ammortamento?

In breve, il mutuo è in un modo o nell’altro un prestito che una banca o un ente finanziario concede con le dovute garanzie. Trattandosi di un prestito, è necessario elaborare un piano di rimborso, appunto il cosiddetto piano di ammortamento, che prevede un riepilogo di tutte le diciture che caratterizzeranno ogni singolo contratto di mutuo.

Il piano di ammortamento non è sempre uguale, ma varia in base alla situazione personale del cliente e alle sue capacità di reddito. Proprio sulla base di questi elementi, la banca proporrà un piano studiato su misura con lo scopo di dover risultare equo anche in merito al guadagno mensile e ad altri fattori annessi.

Che cos’è la rata? Come funziona?

La rata è una quota complessiva che racchiude determinati costi previsti al principio al momento della stipula del contratto del mutuo. In breve, con la rata, il cliente beneficiario si impegna a restituire all’ente di credito non solo la cosiddetta quota capitale ma anche il costo degli interessi. Questi saranno di natura diversa.

Verrà stabilita la quota mensile complessiva sulla base del proprio reddito. La somma non potrà superare un certo limite, in quanto per legge è obbligatorio garantire un minimo indispensabile per le spese di prima necessità. Una volta appurato questo e calcolata la miglior soluzione, sarà possibile determinare il giusto costo mensile.

Quanti tipi di mutui esistono o è possibile richiedere?

Di mutui ne esistono di varie tipologie, tutti chiaramente consoni e adatti alle esigenze economiche da soddisfare. Ma vediamo in un semplice elenco riassuntivo quelle più comuni e frequentemente richiesti dagli utenti:

  • Immobiliare.
  • Per eseguire ristrutturazioni.
  • Ipotecario. 
  • Per richiedere una data somma di denaro liquido.
  • Al fine di estinguere debiti personali. 

Il mutuo, quindi, non è sempre uguale ma presenta delle varianti ben precise che al momento della domanda andranno prese in considerazione da ambo le parti. Il più comune è quello di tipo immobiliare. Ma come si può vedere non è l’unico richiedibile all’istituto bancario o di credito.

Che cos’è il mutuo Immobiliare?

Il mutuo immobiliare è la tipologia di mutuo più comune e frequente. Questo perché il più delle volte l’acquisto di una casa o immobile necessità di una cospicua somma di denaro. Eccezioni a parte, è inevitabile richiedere quindi un mutuo per poter acquistare la casa dei propri sogni.

Il mutuo fondiario, è una sottocategoria del mutuo immobiliare. La sua caratteristica principale è che da contratto è prevista una dicitura o clausola di ipoteca di primo grado sul dato immobile in questione. In questo modo il creditore, avrà un margine più ampio di garanzia. Il valore del bene messo in ipoteca non può categoricamente essere maggiore all’80% della somma erogata dalla banca ad esempio. Tranne se, il beneficiario, sulla base di esigenze particolari dovesse aver bisogno della somma totale potrebbe essere possibile ottenere il massimo a patto di offrire le garanzie richieste.

Mutuo per la ristrutturazione. Come funziona?

Se non si desidera comprare casa, ma piuttosto rimetterla a nuovo o eseguire qualche lavoro di manutenzione, sarà possibile richiedere un mutuo specifico per le proprie esigenze. Anche in questo caso si tratta di una sottocategoria dei mutui a tipologia immobiliare. 

Le possibilità di ottenimento del denaro sono di due modalità differenti. Sarà infatti possibile ricevere la somma in un unica soluzione o riceverne una quota sulla base di accordi contrattuali. Scegliere tutto questo sarà compito dell’ente di credito che si farà carico del versamento del denaro. Il criterio di valutazione sarà principalmente l’entità e la complessità dei lavori di ristrutturazione. 

Potrebbe capitare di richiedere un mutuo anche a lavori iniziati, magari perché ci si accorge che la spesa necessaria sarà più di quella ipotizzata. A questo punto, la banca si avvarrà di una perizia mediante un tecnico e valutare i costi effettivi e necessari per l’intero lavoro.

Questi sono denominati mutui SAL e sono frequenti per lavori di ristrutturazione significativi e di grossa portata. In tal caso, la banca erogherà somme di denaro in più tranche. A lavoro ultimato, verrà concessa, infine, l’ultima parte conclusiva. Tutto questo al fine di tutelare l’ente di credito e proporzionare la giusta somma di denaro scongiurando una concessione maggiore a quella necessaria.

E se si ha necessità di denaro liquido? Come ottenerlo con un mutuo?

Malgrado questa sia un’evenienza molto rara, potrebbe comunque capitare che ad un utente occorra una somma di denaro per scopi diversi da quello dell’acquisto di un immobile. È importante sapere che non saranno tutte le banche o gli istituti di credito a concedere questa tipologia di mutuo e in ogni caso l’iter burocratico di verifica è molto articolato e complesso.

L’importo nell’eventualità concesso ad un cliente non sarà mai paragonabile a quelli concessi per l’acquisto di una casa, quindi avranno dei limiti significativi. I tassi di interesse, inoltre, risultato a priori più bassi a differenza di quelli presenti in altre tipologie di mutui.

Quali sono i tassi di interesse riscontrabili sui vari mutui?

I tassi di interesse rappresentano uno dei costi che nel complesso si sommano alla rata mensile per il rispetto del piano di ammortamento. Per rimborsare l’ente di credito che ha concesso il mutuo, bisognerà infatti calcolare non solo parte della quota capitale erogata ma anche i corrispettivi interessi. Ecco qui in elenco i principali e più comuni:

  • Tasso fisso.
  • Variabile.
  • Variabile con CAP.
  • Tasso Misto.

La scelta andrà effettuata al momento della stipula del contratto. Dipenderà anche dalle proposte che gli istituti di credito presenteranno tra promozioni ecc. Tuttavia, mediante un consulente specializzato, sarà possibile studiare una soluzione appropriata per la propria situazione finanziaria.

Come funziona il tasso fisso?

Il mutuo con tasso fisso è conosciuto come quello che assicura una maggiore stabilità di costo a lungo termine. In poche parole si avrà una data rata mensile che non subirà alcun cambiamento a meno che non si decida personalmente di apportare modifiche comunicandolo all’istituto bancario.

Il tasso, quindi, resterà invariato. Logicamente, il prezzo per ottenere questa sicurezza è che tendenzialmente le rate di un mutuo a tasso fisso sono sicuramente più costose di altre. Se si è alla prima casa acquistata. Chi non ha mai chiesto un mutuo e magari si ritrova ad acquistare casa per la prima volta, sarà di gran lunga più avvantaggiato nell’ottenimento di questa tipologia di tasso di interesse.

Tasso variabile? Che cosa significa con esattezza?

Parlando nel dettaglio del tasso variabile, bisogna sapere che i costi che si dovranno affrontare, per logica subiranno delle variazioni in base all’andamento dei cambi fiscali che stanno a monte. Se si è in corso di un epoca finanziaria conveniente, questo potrebbe essere un buon motivo per valutare il tasso variabile, in quanto sarebbe possibile ottenere dei costi inferiori. Tuttavia potrebbe anche accadere il contrario e, inevitabilmente, si andrà incontro a dei rincari della rata mensile.

Che cos’è il tasso misto?

Ma è possibile non dover scegliere e ottenere una soluzione che in parte possa definirsi ambivalente? In teoria la risposta è sì. Per l’appunto, è una possibilità concreta poter scegliere in base all’andamento dell’inflazione cambiare volta per volta la natura del tasso di interesse e passare dal fisso al variabile tenendo presente proprio del periodo.

Scegliere questa soluzione non sarà motivata solo dall’andamento generale dell’inflazione ma potrebbe essere una decisione a priori presa dal beneficiario del mutuo, in quanto proprio alla condizione personale potrebbe rivelarsi utile gestire in modo diretto le spese.

Mutuo con tetto massimo? Che cosa sta a significare con esattezza?

La denominazione di questa tipologia di mutuo è detta con tasso variabile CAP. La caratteristica che contraddistingue questo da altri tipi di mutui è una condizione particolare imposta ai tassi di interesse. Alla base si tratta a tutti gli effetti di un mutuo con tasso di interesse variabile. Ma a differenza di quello standard, la presenza del CAP implica una limitazione stabilita dall’istituto di credito in questione.

In parole povere verrà imposto un tetto massimo per ciò che riguarda la variazione del tasso di interessi. Anche questi mutui, quindi, sono soggetti ad abbassamenti di costi o da rincari, ma a differenza del tasso variabile normale, non si supererà mai una data somma stipulata al principio del contratto di mutuo.

Mutuo per l’acquisto di un immobile non abitativo? Come fare se voglio investire su un’attività commerciale?

Non sempre i mutui vengono richiesti per l’acquisto di case o immobili per abitazione. A volte il progetto è quello di acquistare una bottega o un magazzino per maturare il proprio sogno o l’ambizione di avviare una propria attività. Per ottenere tutto questo spesso si necessita di un mutuo specifico.

L’acquisto di questa tipologia di immobili è possibile avviarlo sia da privati o da vere e proprie società che puntano a garantirsi un locale fisico. Qualsiasi sia il beneficiario, in tal caso si parla a tutti gli effetti di un prestito personale finalizzato. Che cosa significa?

Con un prestito personale finalizzato si avrà un vincolo che implichi la spesa del denaro erogato solo per un fine specifico. 

Che cosa si intende con l’acronimo LTV?

Quando si parla di acquistare un immobile non abitativo e quindi con lo scopo di avviare un’attività commerciale, bisogna tener presente del valore chiamato LTV. Sta a significare letteralmente Loan to Value. Con tale valore si sottolinea quello in percentuale del rapporto tra il capitale effettivo richiesto e quello di mercato del dato immobile in questione.

In linea di massima il valore LTV copre l’80% di quello dell’immobile.

Il piano di ammortamento è uguale anche per i mutui concessi per l’acquisto di immobili commerciali?

In questo caso, la banca o l’ente che concede il mutuo, stipulerà un piano di ammortamento specifico per il caso. Questo perché il contesto richiederà un’analisi accurata in quanto per il beneficiario, spesso si tratta di un investimento che per garantire necessiterà di un reintegro delle spese affrontate. In poche parole, la banca proporrà generalmente un piano d’ammortamento a tasso d’interesse fisso e con rate non mensili ma semestrali.

Sarà infatti indispensabile un ritorno economico ricavato dal profitto della suddetta attività commerciale, ed è per tale ragione che la banca studierà il piano d’ammortamento tenendo presente di ciò.

Posso richiedere un mutuo per estinguere debiti finanziari precedenti?

A volte è necessario correre ai ripari se ci si ritrova, sfortunatamente, in scomodi problemi finanziari. In tal caso, è possibile richiedere un mutuo di consolidamento debiti. Alcuni enti di credito, con le dovute garanzie ottenute, si impegneranno a sanare il debito o i debiti con altri enti finanziari concedendo la somma di rimborso necessaria al fine di una totale estinzione.

Eseguita questa operazione, l’ente che ha provveduto a questo creerà un piano d’ammortamento su misura per il richiedente che darà modo di unificare il pagamento in un’unica rata mensile. Così facendo si avrà modo di saldare tutto in una somma complessiva.