Indice dei contenuti
- 1 Mutuo: cos'è
- 2 Chi può richiedere il mutuo
- 3 Quanto costa un mutuo?
- 4 Totale delle spese e costi di un mutuo: i tassi di interesse
- 5 Mutuo a tasso fisso al 3 %: che significa
- 6 Totale delle spese e costi di un mutuo: imposte e altri oneri
- 7 Totale spese e costi mutuo: altri costi
Se vuoi conoscere il totale delle spese e i costi di un mutuo a tasso fisso del 3 %, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo quali sono tutti gli importi che bisogna versare in vista di un mutuo per la casa o per la ristrutturazione di un immobile. Ma prima, scopriamo insieme cos’è un mutuo e a chi si rivolge.
Mutuo: cos’è
Il mutuo è un finanziamento a medio o lungo termine che viene fatto da chi vuole acquistare una casa, che si tratti della prima o della seconda. Può essere usato anche per i lavori di ristrutturazione di un immobile o per la costruzione di un edificio da zero.
In poche parole, si tratta di una tipologia di finanziamento che prevede l’erogazione dell’intero importo da parte di una banca o di un qualsiasi istituto di credito. Il richiedente del mutuo riceverà la somma con la quale potrà subito pagare la sua spesa.
Ma, alla stipula del contratto, si decidono i tempi entro i quali il soggetto beneficiario dovrà rimborsare il prestito. Il mutuo viene suddiviso in rate mensili secondo un certo arco di tempo. Il piano finanziario potrà avere una durata che va dai 5 ai 30 anni, a seconda delle proprie esigenze.
Il richiedente dovrà quindi sborsare ogni mese una determinata somma alla banca, o all’ente che ha fatto credito, fino a che non vada a coprire l’intero importo del mutuo. Ovviamente, oltre al rimborso del prestito, vanno aggiunte anche altre spese, come i tassi di interesse. Ma di questo ne parleremo più avanti.
Chi può richiedere il mutuo
Il mutuo, detto anche “ipotecario” perché può prevedere anche un’ipoteca su un immobile, ha alcuni requisiti per accedervi.
In linea generale il soggetto che richiede il mutuo dovrà dimostrare all’ente che fa credito un reddito stabile. È difficile, se non quasi impossibile, che venga concesso un mutuo ad un lavoratore occasionale o a un disoccupato. Infatti anche chi ha un lavoro a tempo indeterminato spesso può trovare dei problemi. Di solito la banca fa ipotecare degli immobili che rientrano nel patrimonio del richiedente per poter attivare un prestito.
Qualora un soggetto non riesca ad ottenere il mutuo, potrà usare un garante. I disoccupati, gli inoccupati o chi non ha un reddito stabile da dimostrare, potranno quindi appoggiarsi su un terzo che potrà garantire per loro. Di solito si tratta di un familiare che firmerà il contratto del mutuo al posto del richiedente e dovrà garantire lui la copertura del finanziamento.
Quanto costa un mutuo?
Una domanda che bisogna valutare è quella riguardante il costo del mutuo. Sapere quali sono tutte le spese previste nell’arco temporale in cui bisogna rendere il finanziamento, è fondamentale per sapere sempre qual è la portata dell’impegno economico.
Ma prima di conoscere i valori delle spese è utile sapere quanti soldi si possono chiedere. Di norma gli istituti bancari tendono a concedere un importo pari all’80% del valore complessivo della casa da acquistare. Il valore totale verrà confermato da un’apposita perizia eseguita da uno specialista.
Il costo complessivo del mutuo poi riguarderà anche altre spese. Per conoscere il totale delle spese e dei costi di un mutuo bisognerà quindi valutare anche le spese accessorie, i tassi di interesse, le imposte, le spese istruttorie e molto altro ancora.
Totale delle spese e costi di un mutuo: i tassi di interesse
Se vogliamo conoscere tutte le spese e i costi di un mutuo dovremo partire dai tassi di interesse. Gli interessi rappresentano una percentuale aggiuntiva che viene applicata al mutuo ad ogni rata mensile. Il valore del tasso di interesse dipenderà dalla durata di finanziamento che abbiamo scelto e anche dall’importo.
Se si sceglie un finanziamento molto lungo, le rate avranno un importo più basso ma i tassi di interesse saranno più alti. Al contrario, con un mutuo breve avremo degli importi rateali più alti ma gli interessi saranno più bassi. Ma facciamo un esempio pratico per capire al meglio.
Se un soggetto deve acquistare un immobile dal valore pari a 145 mila euro con un tasso fisso del 5,3%, avremo due soluzioni:
- 15 anni di durata del mutuo: la rata mensile ammonta a 1.169 euro con gli interessi pari a 65 mila euro
- 30 anni di durata del mutuo: la rata mensile ammonta a 805 euro e i tassi di interessi saranno pari a 145 mila euro.
Mutuo a tasso fisso al 3 %: che significa
Quando si parla di mutuo a tasso fisso ci si riferisce ad un tipo di finanziamento che si differenzia dal tasso variabile. Si tratta di un mutuo con degli interessi che rimarranno sempre stabili per tutta la durata del finanziamento. A differenza del mutuo a tasso variabile, che prevede degli interessi che possono oscillare e cambiare in base al tasso di mercato o alla politica monetaria, con il tasso fisso sapremo sempre qual è il totale della spesa.
Il mutuo a tasso fisso al 3 % potrà essere una soluzione molto conveniente per molti aspetti. Sapremo ogni mese, sin dalla stipula del contratto, qual è l’importo che dovremo versare in aggiunta alla rata mensile e non avremo mai brutte sorprese sul nostro conto.
Il mutuo con il tasso fisso infatti è l’ideale per chi vuole avere chiaro sin dall’inizio qual è l’ammontare della sua spesa senza correre troppi rischi. Tuttavia, chi sceglie questa soluzione non potrà godere delle eventuali riduzioni previste in caso di oscillazione monetaria. Infatti, chi ha scelto il mutuo a tasso variabile potrà vedere anche la riduzione degli interessi di mese in mese. Ma il tutto dipende da fattori esterni che non si possono prevedere.
Totale delle spese e costi di un mutuo: imposte e altri oneri
Se vuoi conoscere il totale delle spese e i costi di un mutuo dovrai soffermarti su questo paragrafo. Oltre alle rate e ai tassi di interesse, occorre valutare le imposte e le agevolazioni fiscali. Quando il finanziamento è erogato da un istituto bancario, sono previste delle imposte del 2% sull’ammontare totale. Invece l’imposta è pari allo 0,25% se il mutuo riguarda una prima casa.
L’imposta verrà trattenuta direttamente dall’istituto bancario. Qualora il finanziamento è concesso da un altro istituto, allora ci saranno migliori condizioni. Invece se viene registrata l’ipoteca sono previsti anche ulteriori costi. In linea generale, i tassi di interesse possono anche essere detraibili dall’Irpef, questa è una vera agevolazione.
Totale spese e costi mutuo: altri costi
Nel totale delle spese e i costi di un mutuo compaiono anche le spese di istruttoria. Si tratta di un importo fisso o con una percentuale e dipende dall’ammontare del mutuo. Da non dimenticare sono anche le spese della perizia, ossia delle valutazione del valore dell’immobile. La perizia di solito viene richiesta quando si ipoteca la casa.
Poi vanno contemplate anche le spese notarili che vengono attivate per l’apertura del contratto del mutuo nonché l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari.
Un altro costo che troviamo nel totale delle spese e dei costi di un mutuo è anche quello del premio di assicurazione e di copertura dei danni sull’immobile, nonché i rischi della vita del soggetto beneficiario che potrebbe avere problemi a rimborsare il prestito. Quando la banca chiede di attivare questa assicurazione sulla vita, il richiedente del mutuo dovrà valutare i costi della polizza per scegliere la più conveniente. Infine andranno valutati i costi degli interessi di mora. Quando si paga in ritardo c’è infatti una maggiorazione rispetto a ciò che si era stabilito nel contratto iniziale.