Dettagli sui mutui con cap, come funzionano e a quanto ammontano gli interessi

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Nella scelta di una certa tipologia di mutuo, ci sono alcune variabili importanti da prendere in seria considerazione. Tra queste troviamo il tasso di interesse applicato sui mutui e la durata del suo piano di rimborso. Il tasso di interesse di un mutuo può essere fisso o variabile. A seconda dei casi, esistono però diverse tipologie di mutui presenti al giorno d’oggi sul mercato economico. Tra queste tipologie troviamo ad esempio anche delle soluzioni di mutui ibridi, che sono pensati appositamente per venire incontro alle esigenze economiche.

Tra queste tipologie di mutui troviamo ad esempio quelli ai quali vengono applicati dei tassi di interesse variabili con cap, chiamati anche mutui capped rate. In questa categoria di mutui, rientrano quindi alcuni mutui a tasso di interesse variabile. Questi hanno un tetto massimo oltre il quale il tasso di interesse non può mai salire. Vediamo nello specifico di che cosa si tratta e come funzionano.

Mutui a tasso variabile con cap: cosa sono e dettagli

Se si parla di mutui a tasso variabile con cap, occorre specificare anzitutto che cosa si intende con cap. La parola cap indica un tappo. Si tratta infatti di un tasso di interesse che può variare nel corso del tempo, ma che non può mai andare a superare un tetto massimo ben preciso. Per questo motivo, infatti è stato chiamato cap, ovvero tappo. Il mutuo a tasso variabile con cap è quindi una tipologia di mutuo a tasso variabile che presenta un limite massimo. Questo limite viene stabilito durante la sottoscrizione del contratto. Oltre questo limite, infatti, il tasso di interesse applicato sul mutuo non potrà mai salire. Questo significa che, anche se si tratta di un mutuo a tasso variabile, e anche se i tassi di interesse di mercato dovessero superare o andare oltre una certa soglia.

I tassi di interesse applicati a questi mutui non possono salire oltre una certa soglia e potranno quindi solo scendere. La scelta di questa tipologia di mutuo permette quindi di evitare il pericolo di un aumento spropositato dell’importo delle rate mensili da versare alla banca erogatrice del mutuo. Allo stesso tempo, si può godere anche di una certa flessibilità del tasso variabile, anche in base alla garanzia del tetto massimo, che viene concordato tra le diverse parti.

Se ad esempio il tasso di interesse cresce al di sopra del tetto massimo, gli interessi vengono calcolati proprio in base al tasso cap. Al contrario, se il tasso di interesse variabile rimane al di sotto di una certa soglia massima prestabilita, allora gli interessi continuano ad essere calcolati in base invece al tasso variabile vigente. Anche in questo caso naturalmente, trattandosi di un tasso variabile, questo tasso viene calcolato in base al parametro Euribor, a cui si somma lo spread, ovvero il ricarico aggiunto dalla banca per il proprio beneficio economico.

Come funzionano i mutui con cap?

Ci sono alcuni casi in cui queste tipologie di mutui funzionano molto bene. Prima però di capire per chi funzionano, in particolare occorre analizzare bene tutte le sue caratteristiche e il suo funzionamento. Nel mutuo a tasso variabile con cap, la somma degli interessi dipende certamente da una parte dall’andamento dell’indice di riferimento, di solito l’Euribor, che dipende dall’andamento del mercato. Alo stesso tempo però, si differenzia rispetto a un mutuo a tasso variabile tradizionale, per quanto riguarda per l’appunto la presenza del cap.

Questa opzione permette di fissare un tetto massimo oltre il quale quindi i tassi di interesse non possono andare. Questo è utile per tutelarsi quindi da possibili innalzamenti del costo del denaro, anche in base all’andamento del mercato. Anche se l’andamento del mercato non dovesse essere positivo e i tassi aumentano, i tassi di interesse applicati al mutuo richiesto non possono essere aumentati oltre una certa soglia. Come accade con un mutuo variabile standard, se i tassi dovessero salire, la rata infatti aumenta in base all’andamento dell’Euribor. In questi mutui infatti c’è una sorta di soglia massima che definisce il limite definitivo oltre il quale i tassi di interesse non possono andare.

Per chi sono adatti i mutui con cap e in quali situazioni?

Ci sono alcune categorie di persone per le quali questi mutui sono particolarmente agevolanti. Naturalmente, la scelta di questa tipologia di mutuo è molto importante, soprattutto per affrontare con serenità un passo tanto importante nella scelta di un certo mutuo. Ogni soggetto ha la piena autonomia nella scelta del tasso di interesse previsto. Ad esempio, ci possono essere alcune persone che sono meno propense al rischio. In questo caso, possono prediligere ad esempio l’accettazione di mutui ai quali vengono applicati dei tassi di interesse fissi. Dall’altra parte invece, c’è chi è più coraggioso e che punta invece i tassi di interesse variabili.

Di solito, i tassi variabili sono più bassi rispetto a quelli fissi. Naturalmente, la scelta della tipologia di tasso applicato al proprio mutuo può variare in base all’andamento dei tassi di riferimento. Ad esempio, se si prevede una diminuzione del costo del denaro, allora è preferibile optare per i tassi di interesse variabili. Se invece si prevede un andamento al rialzo dei tassi del mercato, allora è certamente meglio optare per i mutui con tassi di interesse fissi.

I tassi di interesse variabili con cap rappresentano una sorta di via di mezzo. Per queste tipologie di mutuo, è prevista una durata di rimborso spesso molto lunga, anche fino a 30 anni. Di solito, nel momento della stipula di questo mutuo, i tassi di riferimento sono abbastanza elevati. Queste tipologie di mutui sono da evitare nel caso ad esempio di mutui di breve durata oppure se si sta pensando di surrogare il mutuo, come nel caso di un trasferimento del finanziamento in un’altra banca.

Tutti i vantaggi dei mutui con cap

Sono numerosi i vantaggi dei mutui con tassi di interesse cap. In particolare ad esempio, occorre dire che questa tipologia di mutuo risulta molto vantaggiosa, soprattutto se si stipulano ad esempio dei mutui di lunga durata. Infatti, sui mutui a lungo termine di solito non si può prevedere l’andamento dei tassi. Inoltre, si tratta di mutui convenienti soprattutto se il mercato è sottoposto a delle continue oscillazioni.

Se ad esempio i tassi sono particolarmente in rialzo ed elevati rispetto alla media, allora certamente più vantaggioso optare per i mutui con tassi di interesse variabili con cap. Questi mutui garantiscono naturalmente un tetto massimo alla rata mensile. Questo significa quindi che, nonostante si tratti di mutui a tasso variabile, anche se il mercato risulta avere dei tassi in rialzo, in ogni caso viene garantito comunque un tetto massimo oltre il quale la rata mensile non può andare. Questo permette naturalmente numerosi benefici dal punto di vista economico e un grosso risparmio, soprattutto a lungo termine.

C’è anche qualche svantaggio?

Tuttavia, questi mutui hanno anche alcuni piccoli svantaggi, per quanto riguarda la richiesta e l’ottenimento di queste tipologie di mutui. In particolare ad esempio, alcuni tra i principali svantaggi di questa tipologia di mutuo riguarda lo spread. Lo spread è un indice che spesso fa alzare il Taeg, offrendo in questo modo un tasso di interesse iniziale più elevato rispetto a quello di un tasso variabile di tipo tradizionale. Inoltre, oggi ci sono anche alcune banche e alcuni istituti di credito che erogano dei mutui con tasso variabile cap che presentano però alcune differenze rispetto alle soluzioni proposte invece di altre banche e da altri istituti di credito.

A questi mutui , alcune banche possono fissare, oltre ad un tasso massimo di interesse, anche un tasso minimo al di sotto di questo tasso minimo. Così facendo, la rata mensile non può scendere. Questo significa che, al di là della andamento del mercato, quindi i tassi di interesse non possono oltrepassare una certa soglia, né possono scendere al di sotto di una certa soglia stabilità. Ci sono altri piccoli svantaggi che sono legati a queste tipologie di mutui. In particolare, occorre prestare attenzione ad esempio al tetto massimo che viene fissato dalla banca. Infatti, questo tetto massimo volte potrebbe essere troppo elevato e quindi addirittura non raggiungibile dei tassi di interesse, come ad esempio il Taeg.

In questi casi, naturalmente, il fatto di fissare un tetto massimo ai tassi di interesse non è di reale utilità dal punto di vista economico. Si tratta inoltre di alcune tipologie di mutui che non sono adatte per chi invece non desidera rischiare ad esempio di pagare delle rate mensili particolarmente elevate. Molto dipende naturalmente dal limite del tetto massimo che viene fissato dalle banche e degli istituti di credito su queste tipologie di mutui.